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gabri10.
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C'è un modo più semplice per fare il nodo alla tessitora:si fa un cappio con uno dei fili da unire,si infila l'altro filo nel cappio e si tirano i due estremi da lati opposti(quello del cappio verso il secondo filo e viceversa) fino a stringere il cappio e a sentire uno scatto.Si forma così un nodo che non si scioglie e si tagliano le parti superflue rasente al nodo.
Eccolo qui, il nodo di cui parlavo.....questo mi viene....alle volte si alle volte no!. -
adrianaf.
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saper fare questo nodo, andrebbe bene anche per il ricamo? es. sfilature.....
mi nascondo dalla vergogna!
Gabri non vedo il nodo che indichi...... -
bipa.
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Nammeno io lo vedo, Gabri . -
gabri10.
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non lo potete vedere......tranquille.....non vi si è annebbiata la vista!!!.
non l'ho messo, non so dove si possa trovare, però è quello descritto da Vittoria nel suo post. -
viala2008.
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saper fare questo nodo, andrebbe bene anche per il ricamo? es. sfilature.....
mi nascondo dalla vergogna!
Gabri non vedo il nodo che indichi.....
Delle volte lo uso per le sfilature e anche per il reticello e per l'aemilia ars.Praticamente lo puoi usare quando non devi passare nella stoffa.Prova e dopo un po' ti riuscirà facile.Io l' ho imparato per il tombolo.. -
adrianaf.
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Grazie Vittoria!
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FARFILÉ.
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l'avevo perso questo post...mi traducete il numero del filo e dell'uncinetto???? e il bastoncino che diametro deve avere???
grazie...mi ci voglio proprio cimentare....
ma mi viene un dubbio...come si attacca per esempio ad un asciugamano????
ciao, cristina. Mi chiamo Maria e sono originaria di un paese vicino latronico e so lavorare questo pizzo molto bene, se ancora ti interessano notizie , volentieri.Il basoncino è un semplice pezzettino di filo zincato, anche di quello che si trova nei gambi dei fiori finti, il filo deve essere di pipo perlato, non ritorto altrimenti si attorciglia, io uso il numero 12 perlè il ferretto di 1mm .
Si attacca all stoffa con il cordoncino, o come un qualsiasi altro pizzo.... -
Carosino2002.
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Ciao Maria,
benvenuta sul forum! Perchè non ci dici qualcosa in più su questo meraviglioso pizzo?
Come l'hai imparato e se esistono libri in merito? Ci piacerebbe tanto vedere qualche tuo lavoro, se possibile,
ciao,
Amalia. -
FARFILÉ.
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io l'ho imparato a Latronico dove insegnavo. Ora vivo a MOdena e lo insegno nella mia assciazione di ricamo, anche se lavorandolo ho aggiunto molti elementi nuovi rispetto a quello di latronico che si fa solo linearmente e con un unico pippiolino.Perciò in programma anche la pubblicazione di un libro. Vorrei fare un sito anch'io, il tempo di organizzarmi, sai lavorando ....Ma intanto, come faccio a farvi vedere qualche lavoro? Dammi le indicazioni e ve ne mostro qualcuno volentieri ...A presto...Ah, dimenticavo, sei tu quella di quei pizzi ad ago meravigliosi, di Carosino se non sbaglio...sono stupendi, più delicati del mio a vederli e comunque credo che l'unica differenza sia nell'uso del ferretto che aiuta a dare regolarità, quelli tipo pizzo greco sono più difficili senza sostegno...
A presto..Maria. -
Carosino2002.
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Maria, sarebbe meravigliosa una pubblicazione che insegnasse questa tecnica così raffinata.
Sì, sono io quella del pizzo greco, in realtà il mio nome è Amalia!
Il pizzo greco è tipico di un paese vicino al mio, Grottaglie, in provincia di Taranto.
Purtroppo, non ho avuto la fortuna d'impararlo, perchè chi lo sa fare ne è gelosissimo, cosa per me inspiegabile, altrimenti queste tecniche si perderebbero, no?
Per le foto, bisogna prima caricarle sul computer ridurle e poi usare http://tinypic.com/
se hai difficoltà, fammi sapere.
Maria... dimenticavo: benvenuta sul forum!
Amalia. -
viala2008.
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Benvenuta,Maria!Dopo la nostra articolata discussione ,abbiamo la fortuna di avere tra noi addirittura una MAESTRA di "puntino"!!!!!!!!!!!!Guardando attentamente il video che ho indicato posso dire che ho provato e ho imparato la tecnica,ma poi non mi sono esercitata per mille motivi non ultimo quello che che si procede lentamente nel lavoro,almeno agli inizi.Il fatto che il video proviene da molto lontano mi ha incuriosita e ho pensato a una storia legata all'emigrazione,Che sia stato esportato il puntino da qualche comunità di Latronico emigrata in quelle terre lontane?Chissà...!Ho mandato una mail alla Proloco di Latronico e la presidente si è dimostrata interessata alla notizia assicurando che avrebbero fatto delle ricerche.Maria,un libro!!!!!!!Io imparo dai libri! . -
FARFILÉ.
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V i ringrazio ragazze per tutta questa bella accoglienza... e per avermi segnalato quel sito brasiliano dove si dimostra il punto, che vorrei citare anche nel mio libro... Pensate si possa fare? Sarebbe un prezioso aiuto per chi vuole cominciare visto che la difficoltà è solo imparare a fare un unico nodo; più difficoltoso è gestire ago e ferretto e perciò ci vuole molto tempo e pazienza, ma una volta imparati questi movimenti di base non è difficile. Devo fare una precisazione doverosa, però . Il lavoro che faccio io, si differenzia molto da quello iniziale o, almeno, da come io l'avevo imparato. Volendo affrancare il lavoro dalla sola linearità, ho cominciato a sperimentare nuovi modi e ora sono arrivata alla creazione di forme - e il puntino a tutt'oggi si esegue solo in modo lineare o tutt'al più circolare- che differisccono totalmente dai lavori originari, ho inoltre inserito diversi pippiolini e reti . Dunque, per correttezza, per il mio lavoro , che non assomiglia più al "puntino", forse dovrei trovare un nuovo nome...Cosa pensate? . -
viala2008.
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V i ringrazio ragazze per tutta questa bella accoglienza... e per avermi segnalato quel sito brasiliano dove si dimostra il punto, che vorrei citare anche nel mio libro... Pensate si possa fare? Sarebbe un prezioso aiuto per chi vuole cominciare visto che la difficoltà è solo imparare a fare un unico nodo; più difficoltoso è gestire ago e ferretto e perciò ci vuole molto tempo e pazienza, ma una volta imparati questi movimenti di base non è difficile. Devo fare una precisazione doverosa, però . Il lavoro che faccio io, si differenzia molto da quello iniziale o, almeno, da come io l'avevo imparato. Volendo affrancare il lavoro dalla sola linearità, ho cominciato a sperimentare nuovi modi e ora sono arrivata alla creazione di forme - e il puntino a tutt'oggi si esegue solo in modo lineare o tutt'al più circolare- che differisccono totalmente dai lavori originari, ho inoltre inserito diversi pippiolini e reti . Dunque, per correttezza, per il mio lavoro , che non assomiglia più al "puntino", forse dovrei trovare un nuovo nome...Cosa pensate?
Ti meriti proprio un bel mazzo di rose e tanti complpimenti per aver avuto l'idea di rielaborare questo bellissimo pizzo!Mi sembra di capire che il tuo lavoro ha mantenuto l'uso del ferretto e il nodo ,ma ora si avvicina al pizzo greco o armeno (che mi piace tanto ). E' giusto dargli un nuovo nome senza,però ,dimenticare le origini da cui sei partita.In altri tipi di pizzo o di ricamo c'è stata un'evoluzione,ma si mantiene un riferimento al punto di partenza.Ad es.Nel macramè c'è il macramè Margarete che usa una tecnica diversa da quella tradizionale,ma mantiene i punti base del macramè.Buon lavoro,Maria,e ancora complimenti!. -
FARFILÉ.
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Grazie per il mazzo di rose...splendide rose al mattino non fanno che bene.. sei gia sveglia? Ho de problemi a mettemi in contatto con Amelia, le ho risposto ma la risposta non mi compare... dov'è finita? Per quanto riguarda il titolo, ... hai ragione, CI PENSERò. cOMUNQUE IL LIBRO è GIà DALL'EDITORE NUOVA S1 di bologna...Maria
Usare la dicitura "VARIAZIONI NEL PUNTINO....."..Che dici? mari. -
manuela59.
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Allora presto sarà in libreria!!!Congratulazioni!!!!!!!!!!!!!
Manu.