Ho trovato un pò di storia del ricamo

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  1. Alisa69
     
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    Il ricamo è senz'altro una delle più antiche attività,sebbene i suoi prodotti non siano giunti ai nostri tempi.Ci sono dei frammenti di ricami risalenti all'antico Egitto,ma è probabile che quest'arte abbia avuto origine in Cina,da dove si propagò nel resto del mondo.In europa se ne hanno le prime testimonianze solo nel primo Medioevo.
    Nell'arte popolare le tecniche venivano tramandate nel tempo con graduale perdità di originalità e con l'acquisizione di connotati locali,ma i manufatti,creati per oggetti di uso quotidiano,soccombevano al logorio del tempo,per cui oggi non rimane traccia della loro esistenza.Perciò non possiamo stabilire esattamente se il ricamo sia una tradizione popolare risalente a tempi remoti,o se invece si sia sviluppato con l'estensione di una moda inizialmente riservata al ceto più abbiente che poteva permettersi sia la spesa per il materiale sia il tempo necessario per l'esecuzione.Si sono salvati infatti solo alcuni eleganti bizantini che certo non si possono definire di arte popolare,sia per la preziosità dei materiali impiegati,sia per l'uso che se ne faceva,prevalentemente cerimoniale.
    Possiamo comunque ipotizzare che,come la pittura,anche il ricamo abbia una base storica popolare molto antica.
    In Italia,il ricamo nasce come una delle espressioni della cultura saracena.Non a caso la prima scuola di ricamo ha sede a Palermo e risale ai primi anni del secondo millennio.E' soltando nel XII e XIV secolo i momumentali lavori conosciuti,cioè l'arazzeria francese,inglese,tedesca e,in misura minore,italiana- da non confondere con l'arazzo vero e proprio che è una tecnica artistica di tessitura.Intanto la scuola italiana,distaccatasi dal gusto orientaleggiante iniziale,pone il centro dell'attività a Firenze e crea dei veri capolavori in tecniche diverse dell'arazzo.
    A Firenze fu attivo Raffaellino del Garbo,mentre la bottega con più commesse fu quella delle Murate in via Ghibellina,che forniva i parametri ecclesiastici con le maggiori occasioni solenni.La maggior commessa quattrocentesca fu quella del Battistero,tra il 1466 e il 1480.Vennero ricamati piviali,dalmatiche e pianete su cui veniva riportata in 26 scene la vita di san Giovanni Battista,realizzate da Paolo da Verona,Coppino di Giovanni da Malines,Piero da Venezia e altre su disegno di Antonio Pallaiuolo.Nel 1477 circa venne realizzato da Francesco Malocchi il paliotto offerto ad Assisi da Sisto IV con figure di Antonio Pallaiuolo.Alla metà del secolo,Filippo Maria Visconti chiamò alla sua corte un artista fiorentino a dirigere i laboratori e molti veneziani a lavorare presso di lui,per cui lo stile fiorentino e quello veneziano si incontrarono in decorazioni arabescate di gusto orientaleggiante.Ne sono esempi il paliotto di Varese del 1491 e quello di Santa Maria delle Grazie.
    Si sviluppa anche il ricamo in bianco e quello a fili contati che darà origine poi al merletto classico ed al merletto a filet.
    Oggi,l'arte del ricamo è particolarmente scomparsa,lasciando l'interesse a livello di hobby.

    Ho voluto fare questa piccola ricerca per conoscere meglio l'origine della nostra comune passione,spero che vi piaccia,quando avrò un altro pò di tempo vi posterò notizie sulle principali tecniche di ricamo,ciao ciao Annalisa
     
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  2. folea
     
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    CITAZIONE
    Non a caso la prima scuola di ricamo ha sede a Palermo e risale ai primi anni del secondo millennio.

    LA mia splendida Palermo :wub: ... ehm ehm....un pò di sano campanilismo :rolleyes: :P
     
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  3. Alisa69
     
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    Infatti ho pensato a te quando stavo scrivendo,ho pensato che ti avrebbe fatto piacere ciao ciao.
    Annalisa
     
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  4. neofita
     
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    Alisa, piccola nota da amministratore.
    Se questo materiale l'hai preso da un altro sito o da un libro dovresti per piacere citare la fonte.
    Grazie e scusa
     
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  5. Alisa69
     
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    Scusa tu se ho fatto qualcosa di sbagliato,l'ho preso su wikipedia
     
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  6. neofita
     
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    ok grazie.
     
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  7. ArchantAlarch
     
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    Ah!
    La storia, mio grandissimo amore! :wub:
    Annalisa, spero non ti dispiaccia se aggiungo alcune informazioni che purtroppo vengono spesso ignorate (e vai a capire perchè!),che ho raccolto qualche anno fa perchè ho fatto parte, per un certo periodo, di un'associazione di studio sui Celti e visto che sapevo cucire, ho portato avanti una ricerchina proprio sui costumi. :)
    E penso possano essere interessanti alcune testimonianze oculari del 218 a.c. circa tramandati da Diodoro Siculo, storico romano, del primo secolo a.c. in cui descrivendo i Celti (della tribù dei Galli, per essere precisi) dice: "Vestono- è stupefacente- camicie ricamate di tinte sgargianti e portano inoltre dei calzoni, che chiamano "bracae", e mantelli [...]. Questi mantelli sono a strisce o a quadri, e i singoli quadri stanno fitti gli uni accanto agli altri e presentano colori diversi"
    Ovviamente il mantello è il prodotto del tipo di tessitura, leggermente diversa presso Angli e Scoti e che sarebbe i classici tartan che conosciamo tutte.
    Oltretutto, pur non essendoci arrivati direttamente i tessuti (proprio perchè, come hai scritto, si disintegrano nel tempo) ci sono arrivati intatti i loro strumenti e i Celti erano i migliori metallurghi di tutta Europa: infatti avevano aghi e forbici che signore mie, vorremmo tutte!
    Meraviglie cesellate con tanta cura e abilità che anche le forbicine più belle di oggi, vi sembrerebbero grossolane!
    Poi ci sono le statue dei primi due secoli d.c., che mostrano vestiti decorati a nodi celtici (e questa è un'altra cosa che porta gli archeologi a pensare che i Celti ricamassero) e a quanto pare (ma di questo so pochissimo) gli studiosi parlano anche di passamanerie e "dentelles" galliche.
    Ci sono anche altre note interessantissime su alcune particolarità della tessitura ma forse vi annoierebbe... :rolleyes:
     
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  8. Alisa69
     
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    Hai fatto benissimo,tra un pò inizia Atlandite e per come mi piace non ne perdo una puntata oltre ad altri programmi di approfondimento in generale.
    Io ho fatto il primo passo perchè mi sembrava interessante saperne di più.
    Ciao ciao Annalisa
     
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7 replies since 31/3/2008, 18:13   425 views
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